21 agosto 20257 min lettura

Spunti e frasi per un papiro di laurea indimenticabile

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Scrivere un papiro di laurea non è come buttare giù un semplice testo: è un rito, un’arte che mescola creatività, ironia e un pizzico di cattiveria goliardica. In poche righe dovrai raccontare la vita del festeggiato, prendere in giro i suoi difetti e riportare alla luce episodi che lui (o lei) sperava di aver sepolto per sempre.


Il bello del papiro di laurea è proprio questo: ridere insieme, condividere ricordi e far diventare la festa un momento unico. In queste righe troverai spunti e frasi per un papiro di laurea, idee di rime, suggerimenti per i ringraziamenti e persino esempi pronti da copiare e adattare.



Come scrivere un papiro di laurea


Il papiro di laurea segue quasi sempre un filo biografico:


Infanzia → aneddoti raccontati da genitori e parenti.

Adolescenza → prime cotte, figuracce scolastiche, marachelle.

Università → esami passati, fallimenti epici, manie del laureato.


Si parte dall’inizio, con aneddoti dell’infanzia raccontati dai genitori: le prime marachelle, le figuracce da bambino, i sogni assurdi di quando “da grande” voleva fare l’astronauta o la ballerina.


Poi si passa all’adolescenza, con i primi amori andati male, le figuracce scolastiche, le ore passate a copiare i compiti. E infine si arriva all’università: esami disastrosi, ritardi cronici, ansia pre-appello e quegli episodi imbarazzanti che tutti ricordano… tranne il diretto interessato.




Difetti, manie e disavventure


Un papiro di laurea senza difetti e prese in giro… non è un vero papiro. Qui devi esagerare, con ironia ovviamente. Ogni tratto del carattere può diventare un verso: la mania dell’ordine, la cronica disorganizzazione, la dipendenza dal caffè, l’ossessione per la palestra o, al contrario, la totale avversione allo sport.


E poi ci sono le disavventure: l’esame fallito tre volte, la cotta per la professoressa, la figuraccia davanti al relatore. Sono questi i momenti che fanno ridere e che trasformano il papiro in un racconto da ricordare.




Raccogliere il materiale con le interviste


Il segreto per un papiro di laurea di successo è chiedere in giro. Genitori, fratelli, amici storici e compagni di università saranno la tua miniera d’oro. Ti racconteranno episodi che nemmeno immaginavi e che il festeggiato preferirebbe dimenticare. E proprio per questo, finiranno dritti nel papiro.


Più materiale raccogli, più il testo sarà ricco. Alla fine dovrai "solo" selezionare, ordinare e trasformare gli aneddoti in versi.




Le pause che movimentano la lettura: “spiega” e “bevi”


Chi ha già partecipato a una festa di laurea sa che leggere un papiro non è mai un monologo. Ci sono momenti in cui il pubblico diventa protagonista.


Ecco perché si inseriscono nel testo delle parentesi come (spiega) o (bevi):


  • Con (spiega), il laureato deve interrompere la lettura e raccontare a tutti un aneddoto. Più imbarazzante è, meglio funziona.
  • Con (bevi), deve buttare giù un sorso di vino, birra, shot o altra bevanda.

Questi intermezzi rendono il papiro dinamico e coinvolgono tutti. Naturalmente, puoi inventarne di nuovi: “(canta)”, “(balla)”, “(imita il prof di Analisi 1)”… più sono assurdi, più risate strapperanno.




Frasi celebri e ringraziamenti nel papiro di laurea


Un altro ingrediente che non può mancare sono le frasi celebri e i ringraziamenti.


Puoi inserire:

  • Citazioni che il laureato ripete sempre (un motto, una frase ricorrente, un tormentone).
  • Esclamazioni tipiche, tipo “Non ci posso credere!”, “Ma chi me l’ha fatto fare?”.
  • Ringraziamenti per il papiro di laurea, rivolti a genitori, amici o professori… ma sempre con tono leggero e scherzoso.

“Ringraziamo la mamma che ha sopportato notti insonni e mille lamentele… ma soprattutto che gli ha sempre rifatto la valigia”




Attenzione alla lunghezza


Il rischio, quando si scrive, è allungare troppo il papiro. Oltre le 150 righe inizia già a diventare pesante da leggere. Meglio mantenere un ritmo sostenuto e intervallare il testo con giochi o attività.


Un’idea che funziona sempre è il cruciverba di laurea: un gioco che il festeggiato dovrà risolvere con parole legate alla sua vita universitaria. Sul nostro sito trovi due generatori gratuiti per crearne uno in pochi secondi: il cruciverba classico oppure il cruciverba con parola nascosta, entrambi perfetti da aggiungere al papiro per rendere la festa ancora più divertente.




Schemi di rime papiro di laurea


Il papiro vive di rime, e lo schema più usato è il classico AABB (rima baciata). Facile, immediato e musicale.

Altri schemi che puoi considerare:


ABAB → rima alternata

ABBA → rima incrociata

ABCABC → rima concatenata


La scelta dipende da quanto vuoi rendere scorrevole o teatrale la lettura.




Rime papiro di laurea: esempi divertenti


Ecco alcune rime già pronte che puoi adattare e arricchire con i tuoi aneddoti.


Inizio:

“La storia che ora vi sto per narrare,

non la potrete di certo dimenticare…”


Intermedio:

“Al liceo tra compiti e primi amori,

tra calcoli impossibili e piccoli errori…”


Finale:

“Ecco è finito questo percorso,

sicuramente con qualche rimorso.”


Puoi aggiungere altre strofe sul lavoro futuro, sulle serate passate a festeggiare, sugli amici che non lo lasceranno mai in pace…




Conclusione


Scrivere un papiro richiede tempo e fantasia, ma il risultato è sempre memorabile. Se parti dagli aneddoti, aggiungi le giuste rime, inserisci ringraziamenti ironici e momenti interattivi, il tuo papiro sarà unico.

E alla fine, quando il laureato leggerà ad alta voce ridendo e arrossendo, capirai che ne è valsa la pena.

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